Come testare le prestazioni del tuo ricevitore RTK

visibility140 Views comment0 comments person Posted By: Davide Aurelio Cesi list In: Ricevitori GNSS

Verifica precisione e tempo di reinizializzazione con un test pratico e affidabile

Nel rilievo con tecnologia RTK, è fondamentale conoscere le reali prestazioni del proprio ricevitore GNSS. Due parametri sono particolarmente rilevanti:

  • La precisione, che determina l’affidabilità dei dati acquisiti
  • Il tempo di reinizializzazione, che influisce sulla continuità ed efficienza operativa


In questo articolo presentiamo una metodologia semplice e replicabile per testare sul campo entrambi gli aspetti, con l’obiettivo di ottenere una valutazione chiara e misurabile delle prestazioni RTK.


Obiettivo del test

Il test consente di misurare:

  • L’errore medio rispetto a un punto noto, per valutare la precisione del ricevitore
  • Il tempo medio di reinizializzazione, ovvero il tempo necessario per tornare allo stato "fixed" dopo l’interruzione del segnale



Strumentazione necessaria

  • Ricevitore GNSS (nell’esempio riportato utilizziamo il modello Y1 di SingularXYZ)
  • Software per rilievo topografico (es. SingularPad)
  • Dispositivo PDA o smartphone compatibile
  • Stazione base RTK (fisica o virtuale, secondo disponibilità)



Scenari consigliati per il test

Per un risultato significativo, è opportuno eseguire il test in più condizioni ambientali. Si consiglia di individuare almeno un punto in ciascuno dei seguenti contesti:

  1. Cielo aperto
  2. Sotto copertura vegetale (ad esempio, sotto un albero)
  3. In prossimità di edifici o strutture verticali



Configurazione della stazione base

Per valutare l’effetto della distanza tra base e rover (baseline), si suggerisce di effettuare i test con due configurazioni:

  • Baseline corta: circa 100 metri tra base e rover
  • Baseline lunga: circa 10 chilometri

Le distanze possono essere adattate alle condizioni operative abituali dell’utente.


Procedura di test

1. Ottenere le coordinate di riferimento

Stabilire il ricevitore sul punto di test e mantenere una soluzione "fixed" stabile per almeno 5–10 minuti. Le coordinate ottenute saranno considerate come riferimento per valutare l’errore.





2. Simulare la perdita del fix e misurare il tempo di reinizializzazione

Per ciascun punto:

  • Capovolgere il ricevitore per interrompere la soluzione "fixed"
  • Riposizionarlo correttamente e cronometrare il tempo necessario a tornare in stato "fixed"
  • Registrare le coordinate ottenute

Ripetere la procedura almeno 5 volte per ogni punto, in ciascun contesto ambientale.



3. Analizzare i dati raccolti

  • Precisione: calcolare l’errore medio confrontando ogni misurazione con le coordinate di riferimento
  • Tempo di reinizializzazione: calcolare la media dei tempi di ritorno allo stato "fixed" per ciascun scenario



Esempio di risultati: Y1 di SingularXYZ

In un test condotto sul campo, il ricevitore Y1 ha evidenziato prestazioni eccellenti, con tempi di reinizializzazione sempre inferiori a 3 secondi, anche in presenza di baseline lunga e in ambienti complessi.




Conclusione

Testare direttamente le prestazioni del proprio ricevitore RTK è una buona pratica per:

  • Validare l’affidabilità dei dati acquisiti
  • Ottimizzare l’uso del dispositivo in base al contesto operativo
  • Conoscere i limiti reali del proprio sistema in termini di efficienza e precisione

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